Brogli in Sudamerica, il Pd sollecita chiarimenti dal governo

di Redazione – 04 Maggio 2023 – 11:07

DIPUTATI

Brogli in Sudamerica, il Pd sollecita chiarimenti dal governo – Interrogazione dell’on. Fabio Porta –

Onore al PD ed in particolare all’on. piddino Fabio Porta, l’unico, nell’assordante silenzio generale tra i parlamentari eletti all’estero dagli italiani nel mondo, a far ricordare ancora della loro esistenza. Tutti gli altri membri di Camera e Senato, premiati ai seggi elettorali dalle nostre comunità residenti oltre confine, dopo aver vinto la lotteria delle elezioni parlamentari del settembre dello scorso anno, hanno evidentemente di meglio da fare. E stanchi di festività, banchetti e pretestuose manifestazioni pubbliche utilizzate come giustificativo, ritengono oramai più opportuno dedicarsi ai propri interessi, poco politici e ancor meno di partito, motivi veri quest’ultimi probabilmente della loro candidatura alla tornata elettorale dello scorso anno.

Certo, quella di Fabio Porta, di presentare una interrogazione al Governo è indiscutibilmente un gesto di attenzione nei confronti delle nostre comunità residenti fuori dall’Italia. Ma, a ben vedere, di ben poca cosa trattasi, se si dà risalto ai possibili risultati che ne conseguiranno. Tale sua attività, a quanto ci è stato dato modo di rilevare dalle molte mail giunte al giornale dai nostri connazionali nel mondo, appare alla nostra gente piuttosto come un giustificativo e solo come polvere negli occhi per addolcire vista e giudizi di quanti intendano documentarsi sulle apposite schede editate on line dalle Camere, relativamente alle attività svolte da ciascuno membro eletto fuori Italia e posizionato all’interno del nostro Parlamento.

Il parlamentare del PD, a tale riguardo, infatti, si è reso protagonista di una vibrante interrogazione rivolta al Governo per conoscere lo stato delle verifiche poste in atto dall’amministrazione del Ministero degli Esteri sui gravissimi fatti avvenuti in Sudamerica, domandando espressamente se già esistano riscontri e aggiornamenti, con riferimento agli esposti presentati dalla stessa Farnesina alle autorità giudiziarie competenti. In tale interrogazione, per l’appunto, si fa riferimento a ben precisi fatti accaduti a Buenos Aires, relativamente alla raccolta di plichi da parte di organizzazioni politiche impegnate nella competizione elettorale, alla scoperta di migliaia di schede false nelle sezioni elettorali dei consolati italiani in Argentina, ai mucchi di  buste con materiale elettorale fotografate presso il consolato onorario di Mercedes in Argentina, alla consegna a Guanare (in Venezuela) dei plichi da parte della società preposta alla distribuzione nelle mani di procacciatori di voti e al noto episodio del video con materiale elettorale appartenente ad una terza persona nelle mani del Presidente del Comites di Montevideo in Uruguay.

Tutti episodi quelli indicati nell’atto ispettivo a carattere politico rivolto dal deputato del PD al Governo che dovrebbero avere la finalità di incentivare e sollecitare il Parlamento a lavorare per una urgente e necessaria riforma del sistema di voto all’estero. Cosa quest’ultima, peraltro evidenziata e promessa esplicitamente nei video pre-elettorali dell’attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni a settembre dello scorso anno.

Rattrista pensare, ci scrivono i nostri italiani nelle loro mail, che si faccia come al solito uso della nostra Comunità di italiani nel mondo solo in maniera strumentale e, particolarmente, in occasione del voto, senza poi dare il minimo seguito a quanto promesso, forse con troppa leggerezza e per soli motivi elettorali.

Presidente Meloni, i nostri connazionali nelle loro tante lettere via mail pervenuteci le confermano con forza la loro fiducia, dichiarandosi però rattristati e stanchi di venir da troppo tempo delusi. A lei la risposta! (P.F.C.)